Stoffa,bottoni e cerniera lampo
60x80
2015
Marta Banditelli
Pagina dedicata ai visionari, a quelli sbagliati, alle cause perse. Lo scopo è portare alla luce la bellezza sommersa e nascosta che popola i nostri cassetti
martedì 27 ottobre 2015
giovedì 1 ottobre 2015
Van Gogh, Raffaello e Tiepolo a Cagliari in mostra per la legalità
![]() |
"La Muta", Raffaello Sanzio Opera presente alla mostra |
Marta Banditelli
![]() |
"Il giardiniere",Vincent Van Gogh Opera presente alla mostra |
domenica 27 settembre 2015
Un dono speciale:il piccolo rifugiato siriano commuove la polizia tedesca
Passau. Confine tedesco con l'Austria. La polizia federale tedesca esegue i controlli e prepara i documenti per l'ingresso dei profughi siriani. Un bimbo accompagnato dalla sua famiglia in fuga dalla guerra aspetta il suo turno disegnando, con carta e pennarelli fornitigli dagli agenti. Il risultato e' commovente. Diviso in due parti, la prima meta' sulla sinistra riporta l'immagine eloquente dell'esperienza vissuta in patria. Una casa distrutta,la bandiera siriana sormontata dall'effige di un teschio, al centro un bambino mutilato che si regge su delle stampelle,circondato da corpi straziati e sangue. Sulla destra la rappresentazione di quella che immagina come la sua nuova vita in Germania. Una famiglia con le valige a seguito percorre il vialetto che porta ad una nuova e accogliente casa, la bandiera tedesca e la scritta "polizia" circondate da cuori rossi, e due ramoscelli d'ulivo a rappresentare la tanto sognata pace. Il prezioso dono e' stato immediatamente postato sul profilo twitter della polizia federale tedesca,con il commento "Regalo di un bambino siriano alla polizia federale tedesca...#senzaparole#crisimigranti"
sabato 26 settembre 2015
Sottratti due Goya da 5 milioni di euro: si esclude furto su commissione
Marta Banditelli
![]() |
I quadri sottratti: A sinistra "Il sogno di San Giuseppe"; a destra "Caricatura di teste" |
Che fine ha fatto "Going clear"?
In attesa di ulteriori sviluppi riproponiamo di seguito le anticipazioni sul film, sperando così che rimaniate affamati.
Marta Banditelli
martedì 8 settembre 2015
mercoledì 26 agosto 2015
lunedì 6 luglio 2015
martedì 23 giugno 2015
L'arte sfida il tempo che passa
Sabato 4 luglio, presso il punto vendita Val.dy cash&carry in via S. Maria Chiara 161(CA) avrà luogo il concorso "il tempo che passa" indetto in collaborazione con Colart-Lefranc & Bourgeois, Tintoretto S.r.l. e P.e.r. Bellearti di Pieraccini. Dieci artisti si sfideranno con colori e pennelli per realizzare un'opera che rappresenti il tema della gara. Alle ore 10.30 si darà inizio ai lavori, ed il tempo massimo consentito per ultimare sarà di sei ore. Alle 19.30 il giudice di gara Alessandro Padroni valuterà le opere e proclamera' i tre vincitori. I premi in palio sono,rispettivamente per il primo,secondo e terzo posto, tre forniture di materiale per le belle arti offerto dagli sponsor. I tre lavori inoltre saranno pubblicati sul sito www.sardegnaremix.com.
Marta Banditelli
venerdì 12 giugno 2015
Ilaria Alpi: nient'altro che la verità
Sono passati undici anni dalla morte di Ilaria Alpi,giornalista italiana assassinata a Mogadiscio insieme al suo assistente Miran Hrovatin. Undici anni di bugie,omissioni,segreti di stato che hanno coperto la verità sull'attentato che li uccise. Rai tre,sul suo sito, propone il documentario "Ilaria Alpi-l'ultimo viaggio", documento che fa piena luce sulla vicenda grazie alle prove scoperte dal giornalista Luigi Grimaldi.
Il 20 marzo 1994 la CIA, con l'appoggio del Gladio e dei servizi segreti italiani organizza l'agguato al mezzo che trasporta Ilaria,Miran e il loro autista. La Alpi aveva scoperto un traffico illegale gestito dalla CIA attraverso la flotta della società Schifco, ufficialmente donata dalla cooperazione italiana al governo somalo per la pesca. In realtà questa serviva agli Stati Uniti per trasportare rifiuti tossici radioattivi in Somalia, ed armi da destinare alla Croazia in guerra con la Jugoslavia.
Quello in Somalia è stato il primo di numerosi interventi di "restore hope" che gli stati uniti hanno attuato in collaborazione con la Nato. Sono definite missioni di "ingerenza umanitaria" per le quali si sostiene di dover agire militarmente quando è in pericolo la sopravvivenza di un popolo. Sono le guerre alle quali USA e Nato hanno partecipato in Jugoslavia,Afghanistan,Iraq,Libia,Siria, Yemen e Ucraina.
Il New York Times si è occupato di queste vicende in due inchieste. Nel corso della prima ha evidenziato la presenza di una rete internazionale gestita dalla CIA che rifornisce di armi i ribelli siriani attraverso aerei del Qatar, Giordania e Arabia Saudita. Queste armi provengono anche dalla Croazia la quale sta restituendo adesso il supporto bellico concessole dagli Stati Uniti negli anni 90. Le armi passano inoltre per la Turchia,ed il video che documenta tale passaggio è stato divulgato dal giornale turco "Cumhuriyet",il cui direttore è stato pesantemente minacciato dal presidente Erdogan.
La seconda inchiesta,datata 7 giugno, rivela l'esistenza del "Team 6", l'unità segreta internazionale incaricata delle "uccisioni silenziose". I suoi agenti, camuffati da funzionari d'ambasciata o impiegati di compagnie estere, eseguono la caccia all'uomo nei confronti dei nemici degli Stati Uniti e dei suoi interessi.
In questo quadro si inserisce la tragica scomparsa della giornalista italiana e dei suoi due compagni di viaggio, vittime di un gigantesco sistema che non concede spazio a verità e giustizia sociale.
Marta Banditelli
venerdì 5 giugno 2015
La "biblioteca degli inediti": la proposta che non piace agli addetti alla cultura
Incuriosita cerco qualche elemento in più sul web, ed incappo in un articolo di Arianna Galati su 'Yahoo! Italia notizie'. La Galati, schernendo il ministro, si domanda a cosa dovrebbe servire tale biblioteca,ed aggiunge: "un inedito non resta tale solo perché il mondo nell'editoria è brutto e cattivo, ma perché magari non ha veramente il minimo valore aggiunto in quel che sta cercando di raccontarci".
A questo proposito mi chiedo invece io: e se fossimo noi lettori a prendere una decisione su cosa ci piace e cosa no una volta tanto?
È possibile che noi, miseri fruitori ultimi di letteratura,si abbia anche del senso critico e gusto personale,ed è possibile che noi si sia anche in grado di preferire una lettura all'altra senza la supervisione di un 'adulto-editore'. È tipica, per ovvi motivi storico-religiosi, l'idea tutta italiana dell'intermediario tra il testo 'sacro' ed i profani: i tempi sono decisamente maturi per affrancarsi da questa scomoda eredità.
La Galati prosegue con un interrogativo di natura logistica. Rispetto ai manoscritti si chiede dove poter "stipare" questo "quantitativo irragionevole di carta", ed arrivando da sola al concetto di e-book, contesta comunque il fatto che questo archivio andrebbe manutenuto e catalogato.
In un paese nel quale la percentuale di lettori è a dir poco scarsa, un'iniziativa che promuova la letteratura dando la possibilità di esserne protagonisti , a chi potrebbe nuocere esattamente? Di cosa hanno paura coloro che la affossano?
Il sospetto è che questa sia una di quelle "polemiche di categoria", come quelle seguite alla proposta di abolizione degli albi professionali. Quando si fa parte di un'élite, e si raggiunge lo status di 'qualcosa', è sempre difficile riconoscere tale appartenenza anche a chi è arrivato alla meta attraverso un percorso diverso.
Dopo tutto, viviamo in un paese in cui Charles Bukowski non avrebbe potuto insegnare letteratura moderna all'università: non avrebbe avuto requisiti e titoli.
Marta Banditelli
mercoledì 3 giugno 2015
"Passioni": Virginia Chessa
Effimere ed inferme le passioni,
fervide e ruvide blandizie,
nude vipere accasciate, teatro macabro di roboanti esibizioni,
efferati e viziosi simulacri di un'alba tumefatta da gravide astuzie.
Sontuose e grette le passioni,
tetri spettri, torbide e decomposte inezie,
sudice ed abiette arvicole consunte, commedia fiacca e pietosa, supporto di affanni e abbandoni;
cavi e silenti uncini, crivella di un brullo vespro, indolente spettatore di estinte e trapassate letizie.
domenica 31 maggio 2015
La religione del successo: Alex Gibney racconta Scientology
![]() |
Una delle 2300 chiese costruite da Scientology nel mondo |
![]() |
Documentario "Going clear", locandina |
![]() |
Tom Cruise, uno dei più noti fedeli della Chiesa. |
La reazione al libro, e successivamente al film di Gibney, da parte di Scientology non si sono fatte attendere.
Già durante la stesura dell'opera, Wright ricevette lettere di minacce da parte degli avvocati del culto, e nessun editore in Canada e nel Regno Unito ha voluto pubblicare il volume per non incorrere in lunghe e costose battaglie legali. Per lo stesso motivo, sempre in Inghilterra, la proiezione del documentario è stata proibita. Gibney riceve quotidianamente la visita di due o tre avvocati della setta per la consegna di citazioni a giudizio, e la campagna denigratoria nei suoi confronti è proseguita sui social network e sulle pagine del New York Times e del Los Angeles Times, comprate da Scientology a tale scopo.
Nonostante tutto il documentarista non si arrende, e sulle pagine de "Il Venerdì" di Repubblica afferma:
Marta Banditelli
mercoledì 20 maggio 2015
Virginia Chessa: "Insensatezza"
Insanabile vuoto
insostenibile stanchezza,
Come un figlio devoto
vile tace e agonizza;
Perduto in questo immenso ignoto,
confuso per l'attesa,
immerso nell' insensatezza.
lunedì 18 maggio 2015
"Incendi":una storia di ordinario abominio
Sabato 16 maggio, alle ore 21 al teatro Massimo di Cagliari erano in scena la vergogna e la grandezza del genere umano. Wajdi Mouawad, drammaturgo e attore quarantasettenne libanese naturalizzato canadese, accende per noi i riflettori sull'immagine del conflitto in medio oriente. "Incendi", secondo lavoro tratto dalla tetralogia "il sangue delle promesse", accompagna le nostre coscienze attraverso la vicenda umana di due fratelli gemelli, Jeanne e Simon. I due vivono in una cittadina dell'
Occidente, al riparo dai conflitti e dalla miseria sulla quale affondano le loro radici. Sopraggiunta la morte della loro madre, donna taciturna ed algida, viene aperto il suo testamento. Ai gemelli la defunta affida due lettere, da consegnare l'una al loro padre, che sapevano morto durante la guerra civile,e l'altra ad un fratello,del quale ignoravano l'esistenza. Il rancore per una madre incapace di donare affetto spinge dapprima i due a rifiutare l'incarico. Sarà Jeanne a cominciare per prima il suo percorso a ritroso nel tempo, alla scoperta di sua madre e di se stessa. Scoprira' prima da sola, ed in un secondo momento con il fratello, una verità agghiacciante, orribile, indicibile, di quelle verità che "non possono essere rivelate se non a condizione di essere scoperte".
Davanti allo spettatore si para un'immagine di ordinaria sofferenza. Lo strazio di una giovanissima madre alla quale viene sottratto tutto ciò che la tiene in vita in un mondo di orrore. Le viene strappato l'amore del suo uomo, catturato e portato lontano dalla milizia, e poi il suo bimbo,nato da quell' amore così grande,sbocciato in un luogo dove amare è impensabile.
"Che cos'è questo mondo, dove gli oggetti hanno più futuro di noi?" si chiede
Sauda, una delle donne simbolo di questa storia. Ed è alle donne qui che è affidato il compito di piegare un destino che sembra segnato. Jeanne e sua madre Naual, Nazira e Sauda, rispettivamente nonna e compagna di viaggio di Naual, cambieranno il corso della storia: spezzeranno la catena d'odio che avvelena le loro vite, per trovare quella pace che la loro terra reclama.
L'umanità, parola alla quale generalmente si associa una connotazione positiva, è qui raccontata attraverso la più bassa delle sue manifestazioni.
"Ogni terra è responsabile dei suoi eroi e dei suoi traditori" dice Naual. L' amore per il suo uomo, per quel figlio strappatole dalle braccia, e per la sua povera gente martoriata è tanto grande da consumarla, ma restituirà dignità a se stessa ed al genere umano attraverso il perdono e la giustizia.
sabato 16 maggio 2015
UN ANTICO MESTIERE DALL'IRAN A CAGLIARI: INTERVISTA AL DOTTOR MOSTAFA GHORATOLHAMID
https://www.facebook.com/pages/Mostafa-Ghoratolhamid/1478803379059326![]() |
Il dottor Ghoratolhamid a lavoro nella sua bottega. (foto di Rabii Tarbouchi) |
Corre l'anno 2015, e gli antichi mestieri, quelli esercitati grazie a finissime competenze manuali, vengono progressivamente a scomparire, o per meglio dire a cambiare aspetto.
Esperti artigiani quali liutai, tappezzieri, ed orafi incisori chiudono le serrande delle proprie botteghe, ma coloro che resistono e tengono in piedi l'attività godono del privilegio della scarsa o totale assenza di concorrenza nel proprio settore, e di una impagabile quanto rarissima padronanza del sapere manuale.
![]() |
SIMORGH,o "araba fenice" (foto di Rabii Tarbouchi) |
![]() |
SIMORGH,dettaglio (foto di Rabii Tarbouchi) |
![]() |
SIMORGH,piumaggio (foto di Rabii Tarbouchi) |
parla è decorata con un intarsio realizzato con sezioni di metallo, legno colorato e osso di cammello. La sezione lavorata non è più spessa di un millimetro, e la maestria con la quale sono alternati ed assemblati gli intarsi lascia sbigottiti.
![]() |
Intarsio,scatola portagioie (foto di Rabii Tarbouchi) |
![]() |
Scatola portagioie,intarsio (foto di Rabii Tarbouchi) |
mercoledì 13 maggio 2015
Picasso da record: 179 milioni di dollari per "les fammes d'Alger"
Asta da record per la casa Christie's a New York. Compratori e collezionisti di tutto il mondo,in sala e al telefono,si sono contesi fino all'ultimo rilancio il capolavoro del maestro spagnolo Pablo Picasso. Il dipinto in questione è "les fammes d'Alger", composizione di 15 opere codificate da lettere diverse dalla A alla O, realizzata in epoche diverse fra il 1954 ed il 1955. Il fortunato acquirente se l'è aggiudicato per 179.365.000 dollari, cifra che ha stabilito un nuovo record mondiale: è infatti l'opera l'arte più costosa mai battuta all'asta. In dodici concitati minuti "le fammes d'Alger" ha stracciato il precedente record, battuto dal quadro appartenente al trittico " tre studi di Lucien Freud", opera di Francis Bacon del 1969, battuta all'asta per 142.400.000 dollari.
Con "les fammes d'Alger", Picasso torna alla ribalta degli artisti più quotati di sempre. Cominciò quest'opera dopo la morte dell'amico Henry Matisse, considerato per le sue odalische l'erede di Eugene Delacroix. "Les fammes d'Alger" richiama le opere dei due maestri passati (Matisse e Delacroix), creando un ponte fra i tre artisti.
domenica 10 maggio 2015
Indagine su Pablo Picasso:Virginia Chessa
![]() |
Pablo Picasso |
La storia dell'arte è ricca di personaggi enigmatici, maledetti e fanciulleschi, dei quali bramiamo conoscere sempre di più aspetti oscuri della loro esistenza e delle loro opere. Propongo qui un viaggio alla scoperta di Pablo Picasso, in compagnia della dottoressa Virginia Chessa, esperta della figura di questo affascinante protagonista della storia dell'arte contemporanea.
Buon viaggio!
Marta Banditelli
lunedì 4 maggio 2015
La scatola misteriosa:oddity box
Entrate in una stanza,e davanti a voi avete una scatola chiusa. Una persona dal volto conosciuto ve la porge, invitandovi a scoprire cosa si cela all'interno. La persona a voi nota è una donna eccentrica, misteriosa, la quale suscita in voi curiosità e timore. È familiare ma sconosciuta, affascinante ma sospetta.
Cosa fareste in una simile circostanza? Prevarrebbe in voi la curiosità o la prudenza?
Martedì 4 e venerdì 8 maggio, alle ore 20.00 a Cagliari in via Doninzetti 15a, la Lesicade house presenta "Oddity box", la scatola delle stranezze.
Seguite il bianconiglio...
Marta Banditelli
sabato 2 maggio 2015
Appuntamento al cinema: gli Impressionisti

mente visionaria e libera. Questa è la storia raccontata nel film "Gli Impressionisti e l'uomo che li ha creati", ovvero storia di Paul Durand-Ruel, collezionista d'arte parigino che nel 1886 a New York propose al mercato americano la rivoluzionaria pittura francese.
Il documentario diretto da Phil Grabsky propone un vero e proprio viaggio alla volta dei più maestosi allestimenti internazionali che hanno ospitato giganti quali Cezanne, Monet, Degas, Pissarro, Renoir.
L'appuntamento, imperdibile, è per il 26 di maggio, unica data di proiezione, nelle sale cinema "The space" più vicine a voi.
L'evento rientra nella programmazione di "The space extra", ciclo di proiezioni atipiche per un multisala quale siamo abituati a frequentare. Il calendario prevede piéce teatrali (lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte-National theatre live), balletto (la fille mal gardee-Royal Opera House), opera (la Boheme - Royal Opera House), documentari e musica (Faber in Sardegna & l'ultimo concerto di Fabrizio De Andrè).
Una fantastica iniziativa da non perdere: consideratela un piccolo risarcimento per ogni proiezione targata "Vanzina".
Marta Banditelli
mercoledì 22 aprile 2015
Il valore dell'amicizia
legami, valori tanto importanti ed incommensurabili da richiedere un feticcio, un simbolo che li renda tangibili.
Ed è questa la ragione per la quale tali oggetti, specialmente se opere d'arte, dovrebbero appartenere solamente a coloro che meritano tale privilegio e responsabilità.
A François tutto questo non importa. François è un mercante d'arte di successo, e per quanto ne sa a determinare il valore di ogni elemento della vita umana è unicamente il suo prezzo in denaro: basta capire a quanto ammonta e valutare se ne valga o meno la pena pagarlo.
Durante un'asta alla quale partecipa con la sua collega e socia di galleria Catherine la sua attenzione viene catturata da un raro manufatto. Si tratta di un vaso di epoca ellenica, un'urna che contenne le lacrime versate da un ricco mecenate greco per il suo più caro amico morto prematuramente. Il legame unico e indissolubile fra i due amici è rappresentato sull'urna dalle figure di Achille e Patroclo.
Senza esitare, François si aggiudica il pezzo con un'offerta di duecentomila euro, esponendo se stesso e la socia ad un rischio economico elevatissimo. Catherine, furiosa per l'azzardo e desiderosa di vendetta, invita il socio ad una scommessa che sa per certo che lui perderà: dovrà presentarle entro un mese un suo amico, un caro amico. Tra i due non devono intercorrere rapporti di interesse di alcun tipo, solamente una genuina e disinteressata amicizia, pena un accordo di totale proprietà del manufatto ellenico ad esclusiva titolarità di Catherine. Il vaso rappresenta la sacralità del sentimento di amicizia tra due individui, sentimento che François ha ampiamente dimostrato di non provare affatto in più di una circostanza.

Il regista Patrice Leconte con "il mio migliore amico", divertente ed ironica commedia, ci mette di
fronte alla distanza fra prezzo e valore, fra possesso e appartenenza, evidenziando in maniera affatto banale l'inestimabile ricchezza che si cela dietro un'amicizia sincera.
Marta Banditelli
domenica 12 aprile 2015
Storia di Ercole
Un bambino sano, di indole docile. Ha i capelli neri, come la sua mamma, divisi in piccoli riccioli morbidi, la carnagione chiara e lo sguardo sognante.

Questo bambino si chiama Ercole. Ercole è molto più che un nome, Ercole è una promessa, un patto: sarai forte, per te stesso e per tutti coloro che avranno bisogno di te.
Ercole è un bambino come tanti; gioca, si diverte, studia. A scuola va volentieri, e studia con piacere (eccezion fatta per la matematica), ma una innata timidezza ed un'educazione rigida non fanno
emergere quelle che sono le sue qualità più preziose.
Immaginate un ragazzo.

Frequenta il ginnasio al liceo classico, in piazzetta Dettori dove, parecchi anni dopo (ironia della sorte), verrà trasferito il liceo artistico.
E' nel pieno della sua fanciullezza, nel fiore dei suoi anni, nel pieno della vita.
E' tempo per Ercole di onorare la promessa custodita nel suo nome.

Immaginate un uomo.

Ercole, a dispetto del suo nome, non nasce guerriero, ed all'interno di un ambiente di soldati cerca disperatamente di crearsi una nicchia da "studioso", iscrivendosi ai corsi di specializzazione militari e imparando l'elettrotecnica, materia arida e certamente distante dalle sue inclinazioni, ottenendo così di lavorare spesso come radiotelegrafista. Tenta in tutti i modi di salvarsi dalla mediocrità studiando ciò che poteva, ciò che era utile, perché studiare ciò che gli piaceva era una totale perdita di tempo.
Nel frattempo i suoi fratelli hanno potuto trovare la loro strada nella vita: ha finalmente assolto al suo compito.
Ercole diventa maresciallo, e a 30 anni, età in cui era consentito per i carabinieri, si sposa. E' il 1956.
Immaginate un marito, un papà.
Adesso è tutto sistemato, la sua giovane moglie è accanto a lui, ed a breve arriverà la primogenita.

Ercole compra colori, carta, pennelli e comincia a dipingere.
Immaginate un pittore
Un pittore naif, senza alcun rudimento, nemmeno minimo, di disegno o pittura. Ercole sente l'esigenza di imparare la tecnica che non possiede, e chiede lezioni private ad uno zio pittore, insegnante di disegno. Ascolta attento i consigli dello zio, ma rimane pur sempre un pittore istintivo, che non riesce ad osare con il colore.
"Dai più colore!"- suggeriva lo zio " Che paura hai ad usare le tinte forti?"
![]() |
veduta di piazza Yenne 1998 |
![]() |
Simbirizzi 1982 |
Paura, pudore, insicurezza. Tutto ciò che nella vita era costretto a non mostrare e reprimere. Nell'arte invece si può!
![]() |
barche su acque chete 1978 |
![]() |
la quiete 1981 |
Quando tutto sembra acquietarsi, quando la sua passione può finalmente esprimersi liberamente, qualcosa in lui sembra non andare, e stavolta non si tratta della sua anima.
Torna la paura, il terrore, di nuovo quei sentimenti così soffocanti da dover tacere, minimizzare, esorcizzare nel silenzio, come se nulla stesse accadendo. Ercole tenta ancora una volta nella sua vita di essere forte, di proteggere chi ha bisogno: i figli, i nipoti, la moglie. Un infarto puoi tentare di ignorarlo, ma non per molto. L'ictus che ne conseguirà blocca quasi totalmente l'uso delle sue mani, rubandogli per sempre la sua dimensione più autentica.
Le conseguenze sul suo corpo saranno devastanti, invalidanti, ed Ercole perde ciò che di più sicuro lo teneva aggrappato alla vita: la capacità di dipingere.
Immaginate un anziano
Ercole è malato, provato nel corpo e soprattutto nell'anima per quella orribile beffa del destino. Comincia a catalogare in modo maniacale i colori, le tempere, i gessetti che non può più utilizzare. Scrive in bella grafia i nomi dei colori, con una prova di tinta di fianco, dalla "terra di Siena", bruciata o meno, all'ocra fino al cardinale. Tenta disperatamente di non perdere del tutto il contatto con i suoi amatissimi strumenti. Deve accontentarsi di sentirne il profumo, la consistenza.
La malattia impedisce alle sue mani di continuare a liberare la sua anima sino al giorno della sua morte, all'età di 79 anni, fra gli affetti delle persone care, e meno care.
Immaginate un uomo che oggi vive nei suoi quadri, negli oggetti che ha lasciato a figli e nipoti, nelle immagini che ha prodotto, curato ed amato.
Immaginate mio nonno.
Marta Banditelli
lunedì 6 aprile 2015
E voi chi cazzo siete?
Vita dura qui all'inferno. Siamo nel 2014, e dare catalogazione, e quindi giusta punizione, ai nuovi peccatori è compito assai difficile. Come punire stalkers, hackers e i-pone dipendenti? I gironi sono ormai obsoleti,ed urge un'intervento dell'Altissimo. Il signore,ormai vecchio,stanco,e con pessime abitudini in fatto di salute, dietro sollecito di Lucifero convoca l'assemblea dei santi,la quale,dopo non poche battaglie e scorrettezze,decide di rimandare il buon Dante sulla terra,per analizzare e catalogare i nuovi peccati,accompagnato stavolta da un incredulo e bizzarro Virgilio. Ciò che da questo momento in poi accade è un viaggio ironico ed amaro all'interno della nostra società,un'analisi spietata e spassosissima di ciò che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno,vista con gli occhi di un Dante più che mai sperduto ed angosciato. Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli offrono al pubblico una commedia divertente e mai volgare, dal primo minuto sino all'ultimo,con spunti e citazioni mai banali o scontate. Assolutamente da vedere.
Io ve lo dissi!
Marta Banditelli
sabato 28 marzo 2015
Un caffè con l'uomo invisibile: Manu Invisible

Arrivo sul posto, e intuisco sia lui dalla scientifica constatazione che, di fronte al civico indicato, c'è solo lui. L'odore acre della vernice mi da il benvenuto, nonostante io sia a parecchi passi dall'ingresso. Ci salutiamo, mi presento.
L'idea migliore è quella di andare a cercarci un posto dove prendere un caffè, ma ne io ne lui siamo pratici della zona. Mi viene in mente che poco distante avrei trovato il salone dove lavora una mia amica: certamente lei saprà dove trovare un buon caffè in zona. Così mi dirigo verso il negozio, e nel frattempo ne approfitto per fare qualche domanda a Manu. So che il lavoro al quale l'ho strappato pochi minuti prima gli è stato commissionato, e ne approfitto per chiedergli se si trovi o meno a suo agio con le opere su commissione.
"Mi trovo bene" - mi risponde lui" anche perché solitamente mi si lascia carta bianca per la realizzazione. E' inevitabile che in questo tipo di composizioni io debba seguire un tema prestabilito, ma in realtà lo sviluppo di questo tema può essere realizzato in maniera così ampia da non costituire quasi per nulla una costrizione"
"Ma non si rischia, con opere su commissione, di snaturare il senso della Street art?"
"Il punto è un altro, e forse ancora più netto. Tutto ciò che si realizza su commissione o dietro autorizzazione delle autorità competenti non può dirsi autenticamente Street art. La Street art, o per meglio dire tutto quell'universo che le gravita attorno, vive e trova collocazione solamente nella dimensione dell'illegalità, dell'abusivismo.
![]() |
''Petali d'apparenza'' - Pittura al quarzo e spray su parete - Orosei - 2009 |
![]() |
''Campurella'' -Pittura al quarzo e spray su parete - San sperate - (Feat. Frode) - 2014 |
violenza l'ingiustizia sociale e lo sfruttamento politico, quelli più recenti soddisfano ormai più spesso l'estetismo urbano e la curiosità turistica.".
Arriviamo al salone della mia amica che, scoprirò solo ora, essere anche amica sua. Lei, senza che io abbia il tempo di formulare la domanda, ci invita ad accomodarci e a proseguire l'intervista da lei, offrendoci il caffè ed ogni genere di comfort: meglio di così!
![]() |
''Personage'' - Light Painting 20x20 cm |
"Il mio percorso artistico si snoda in differenti e sempre mutevoli sperimentazioni. Non seguo delle
'fasi', non produco a cicli alterni solo volti, o solamente scritte, o figure astratte, ma sperimento tecniche e rappresentazioni sempre nuove ed in evoluzione. Esattamente come Gustav Klimt, il quale si dedicava ad architetture, paesaggi e figure umane senza soluzione di continuità."
"So che recentemente hai collaborato con l'università ed hai partecipato ad un'esposizione a palazzo Vice Regio. Come hai trovato queste esperienze e come pensi che aiutino o danneggino la Street art le istituzioni che aprono ad essa le porte."
![]() |
''Dobermann'' - Terracotta e gommalacca scultura 40x30x15 cm |
"Si può dire che l'esposizione poteva essere letta come una sorta di 'catalogo' delle opere di cui in realtà lo spettatore può e deve fruire nello spazio urbano?"
"Si, si può interpretare in questo modo. D'altra parte, se anche l'idea stessa di Street art in un contesto museale viene snaturata, è pur vero che queste iniziative hanno il duplice scopo di dare visibilità e quindi possibilità di emergere agli artisti, e dare l'opportunità al grande pubblico di informarsi circa questa cultura spesso poco conosciuta nei suoi aspetti più autentici, e mal interpretata ed illustrata pure peggio dai media."
Manu mi porta a questo punto, come un moderno Virgilio, all'interno di questo confuso e macroscopico mondo. Mi prende per mano e mi porta in un viaggio che parte dalle prime opere degli anni sessanta, che il tempo e l'incuria hanno pressoché portato via totalmente. Mi racconta di come una gallerista francese abbia pensato di rimuovere una porzione di muro sul quale vi erano dei graffiti oramai storici, e di portarla all'interno di un museo. Mi torna in mente una notizia simile a proposito delle opere di Banksy, e lui me ne da conferma, aggiungendo un'informazione in più: si dice che più di un'opera di questo artista non sia stata realizzata abusivamente, ma sia stata invece espressamente autorizzata.
![]() |
''Batmanu'' - Pittura al quarzo e spray su muro Milano 2010 |
Manu prosegue, e mi spiega che ciò che noi conosciamo con etichette diverse è in realtà una stessa luce che, proiettata attraverso il prisma dei critici d'arte, viene scissa in sfumature e colori diversi per cercare di spiegare a chi la guarda da cosa è composta. Mi spiega come solitamente venga inquadrato come writer colui che riproduce negli spazi urbani, in modo più o meno elaborato, la sua tag, il nome con il quale viene riconosciuto nell'ambiante. Generalmente poi viene classificato come Street artist colui che riproduce negli spazi urbani figure astratte, ritratti o paesaggi. I primi nascono nell'ambiente della cultura hip hop a partire dagli anni 70 (la quale in Italia si svilupperà per lo più negli anni 90), ma conoscono diverse generazioni di artisti, ognuna con le sue peculiarità, obbiettivi e valori.
Chiedo:
"C'è tra di voi una sorta di tacito accordo che eviti che uno di voi disegni o scriva sull'opera di qualcun altro?"
"In realtà si, esiste qualcosa del genere. Nella maggior parte dei casi si tende al rispetto del lavoro altrui, e questo era sentito in modo estremo specialmente per la generazione precedente alla mia. In un quartiere come questo, se ti poggiavi spalle al muro e mettevi un piede sulla creazione di uno di questi artisti, sicuramente venivi picchiato. Io guardavo questi personaggi con estremo rispetto ed ammirazione: erano fonte di ispirazione ed apprendimento per me. Non mi sarei mai sognato di intervenire su un loro lavoro. Ma per le nuove generazioni non è più cosi. E' possibile che tu veda non tanto un disegno , quanto una tag sopra un lavoro di un altro artista. A volte lo si fa per invidia, altre volte per rivendicare uno spazio urbano come proprio. In generale la Street art interviene negli spazi urbani in preda al degrado, abbandonati o non curati, e li rende migliori, esteticamente e culturalmente, facendone letteralmente dei musei a cielo aperto. Esiste poi una forma di intervento artistico sul paesaggio, che viene inquadrato come land art: questo ha un impatto sul paesaggio, ne modifica tratti e caratteristiche. E' un territorio ancora inesplorato, a proposito del quale in molti nutrono delle riserve."
Squilla un telefono: è il mio. Questo mi ricorda che è tempo per me di lasciare il mio Virgilio, e ritornare alla mia vita di sempre, al lavoro, agli impegni: a riveder le stelle!
Marta Banditelli
![]() |
"Nocturna" - Vernice al quarzo su centrale elettrica - SS 125 - Quartucciu - 2014 |