
Arrivo sul posto, e intuisco sia lui dalla scientifica constatazione che, di fronte al civico indicato, c'è solo lui. L'odore acre della vernice mi da il benvenuto, nonostante io sia a parecchi passi dall'ingresso. Ci salutiamo, mi presento.
L'idea migliore è quella di andare a cercarci un posto dove prendere un caffè, ma ne io ne lui siamo pratici della zona. Mi viene in mente che poco distante avrei trovato il salone dove lavora una mia amica: certamente lei saprà dove trovare un buon caffè in zona. Così mi dirigo verso il negozio, e nel frattempo ne approfitto per fare qualche domanda a Manu. So che il lavoro al quale l'ho strappato pochi minuti prima gli è stato commissionato, e ne approfitto per chiedergli se si trovi o meno a suo agio con le opere su commissione.
"Mi trovo bene" - mi risponde lui" anche perché solitamente mi si lascia carta bianca per la realizzazione. E' inevitabile che in questo tipo di composizioni io debba seguire un tema prestabilito, ma in realtà lo sviluppo di questo tema può essere realizzato in maniera così ampia da non costituire quasi per nulla una costrizione"
"Ma non si rischia, con opere su commissione, di snaturare il senso della Street art?"
"Il punto è un altro, e forse ancora più netto. Tutto ciò che si realizza su commissione o dietro autorizzazione delle autorità competenti non può dirsi autenticamente Street art. La Street art, o per meglio dire tutto quell'universo che le gravita attorno, vive e trova collocazione solamente nella dimensione dell'illegalità, dell'abusivismo.
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''Petali d'apparenza'' - Pittura al quarzo e spray su parete - Orosei - 2009 |
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''Campurella'' -Pittura al quarzo e spray su parete - San sperate - (Feat. Frode) - 2014 |
violenza l'ingiustizia sociale e lo sfruttamento politico, quelli più recenti soddisfano ormai più spesso l'estetismo urbano e la curiosità turistica.".
Arriviamo al salone della mia amica che, scoprirò solo ora, essere anche amica sua. Lei, senza che io abbia il tempo di formulare la domanda, ci invita ad accomodarci e a proseguire l'intervista da lei, offrendoci il caffè ed ogni genere di comfort: meglio di così!
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''Personage'' - Light Painting 20x20 cm |
"Il mio percorso artistico si snoda in differenti e sempre mutevoli sperimentazioni. Non seguo delle
'fasi', non produco a cicli alterni solo volti, o solamente scritte, o figure astratte, ma sperimento tecniche e rappresentazioni sempre nuove ed in evoluzione. Esattamente come Gustav Klimt, il quale si dedicava ad architetture, paesaggi e figure umane senza soluzione di continuità."
"So che recentemente hai collaborato con l'università ed hai partecipato ad un'esposizione a palazzo Vice Regio. Come hai trovato queste esperienze e come pensi che aiutino o danneggino la Street art le istituzioni che aprono ad essa le porte."
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''Dobermann'' - Terracotta e gommalacca scultura 40x30x15 cm |
"Si può dire che l'esposizione poteva essere letta come una sorta di 'catalogo' delle opere di cui in realtà lo spettatore può e deve fruire nello spazio urbano?"
"Si, si può interpretare in questo modo. D'altra parte, se anche l'idea stessa di Street art in un contesto museale viene snaturata, è pur vero che queste iniziative hanno il duplice scopo di dare visibilità e quindi possibilità di emergere agli artisti, e dare l'opportunità al grande pubblico di informarsi circa questa cultura spesso poco conosciuta nei suoi aspetti più autentici, e mal interpretata ed illustrata pure peggio dai media."
Manu mi porta a questo punto, come un moderno Virgilio, all'interno di questo confuso e macroscopico mondo. Mi prende per mano e mi porta in un viaggio che parte dalle prime opere degli anni sessanta, che il tempo e l'incuria hanno pressoché portato via totalmente. Mi racconta di come una gallerista francese abbia pensato di rimuovere una porzione di muro sul quale vi erano dei graffiti oramai storici, e di portarla all'interno di un museo. Mi torna in mente una notizia simile a proposito delle opere di Banksy, e lui me ne da conferma, aggiungendo un'informazione in più: si dice che più di un'opera di questo artista non sia stata realizzata abusivamente, ma sia stata invece espressamente autorizzata.
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''Batmanu'' - Pittura al quarzo e spray su muro Milano 2010 |
Manu prosegue, e mi spiega che ciò che noi conosciamo con etichette diverse è in realtà una stessa luce che, proiettata attraverso il prisma dei critici d'arte, viene scissa in sfumature e colori diversi per cercare di spiegare a chi la guarda da cosa è composta. Mi spiega come solitamente venga inquadrato come writer colui che riproduce negli spazi urbani, in modo più o meno elaborato, la sua tag, il nome con il quale viene riconosciuto nell'ambiante. Generalmente poi viene classificato come Street artist colui che riproduce negli spazi urbani figure astratte, ritratti o paesaggi. I primi nascono nell'ambiente della cultura hip hop a partire dagli anni 70 (la quale in Italia si svilupperà per lo più negli anni 90), ma conoscono diverse generazioni di artisti, ognuna con le sue peculiarità, obbiettivi e valori.
Chiedo:
"C'è tra di voi una sorta di tacito accordo che eviti che uno di voi disegni o scriva sull'opera di qualcun altro?"
"In realtà si, esiste qualcosa del genere. Nella maggior parte dei casi si tende al rispetto del lavoro altrui, e questo era sentito in modo estremo specialmente per la generazione precedente alla mia. In un quartiere come questo, se ti poggiavi spalle al muro e mettevi un piede sulla creazione di uno di questi artisti, sicuramente venivi picchiato. Io guardavo questi personaggi con estremo rispetto ed ammirazione: erano fonte di ispirazione ed apprendimento per me. Non mi sarei mai sognato di intervenire su un loro lavoro. Ma per le nuove generazioni non è più cosi. E' possibile che tu veda non tanto un disegno , quanto una tag sopra un lavoro di un altro artista. A volte lo si fa per invidia, altre volte per rivendicare uno spazio urbano come proprio. In generale la Street art interviene negli spazi urbani in preda al degrado, abbandonati o non curati, e li rende migliori, esteticamente e culturalmente, facendone letteralmente dei musei a cielo aperto. Esiste poi una forma di intervento artistico sul paesaggio, che viene inquadrato come land art: questo ha un impatto sul paesaggio, ne modifica tratti e caratteristiche. E' un territorio ancora inesplorato, a proposito del quale in molti nutrono delle riserve."
Squilla un telefono: è il mio. Questo mi ricorda che è tempo per me di lasciare il mio Virgilio, e ritornare alla mia vita di sempre, al lavoro, agli impegni: a riveder le stelle!
Marta Banditelli
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"Nocturna" - Vernice al quarzo su centrale elettrica - SS 125 - Quartucciu - 2014 |
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