Questa è la storia di un grande amore. Un amore che dura nel tempo,che si consolida e diventa salda roccia sulla quale costruire tutta una vita.
Quando avevo circa quattro anni capitava spesso che i miei genitori mi lasciassero in compagnia dei nonni per il fine settimana. Adoravo le loro premure e quell'atmosfera di serenità e calore che pervadeva la casa. Nonostante ciò come tutti i bambini era facile che mi annoiassi e facessi i capricci. Così mio nonno trovò una soluzione. Appassionato d'arte, nonno Ercole aveva in casa tele, matite,colori ad olio e gessetti a cera che, poco a poco, mi insegnò ad utilizzare. Mi insegnò ad osservare i chiaroscuri,le ombre e le variazioni di colore che rivela la luce. Mi insegnò le proporzioni e la prospettiva, e così mi innamorai delle arti figurative. Il tempo passava, ed io non ho mai smesso di disegnare, sperimentando sempre nuovi orizzonti, imparando da mia cugina Silvia a disegnare i Manga ed a utilizzare i colori accesi e le tinte forti. Durante l'adolescenza dipingere è stata una via d'uscita. Non avendo potuto frequentare il liceo artistico ero priva di qualunque rudimento anche minimo in materia (e lo sono tutt'ora). Utilizzavo i miei disegni come fossero un diario segreto criptato: le immagini erano immediate ma non immediatamente comprensibili.
Gli anni passano, si cresce, si deve.
Tra tele, pennelli e colori rimango in un tempo sospeso,in uno spazio solo mio.
E sono immortale.
Marta Banditelli
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