lunedì 23 marzo 2015

« In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico »: La migliore offerta.


In ogni finzione, per quanto ben architettata, esiste sempre una porzione di verità.
Lo può constatare un antiquario, analizzando per esempio la maestria con la quale viene riprodotto un falso. Ma una minuzia, un piccolo, piccolissimo particolare frutto del desiderio del falsario di apporre una minuscola firma sulla sua riproduzione, tradisce la vera identità dell'autore, svelando l'inganno.
Un esperto, solo e soltanto un'autorità in materia può stabilire se ciò che abbiamo di fronte è un dipinto autentico o una semplice riproduzione: a lui dobbiamo affidare il giudizio finale.
Il giudizio dell'esperto non viene messo in discussione: la sua autorevolezza in materia sospende ogni minima diffidenza nei suoi riguardi. E' così quando ci sia affida ad un medico per una diagnosi, ed allo stesso modo ci si affida ad ogni esperto in uno specifico settore, compreso quello sentimentale.
E' così che Virgil Oldman, richiestissimo battitore d'aste, si affida in occasione della sua prima vera storia d'amore, all'esperto di cuore Robert, nonché artigiano al quale si affida per alcuni restauri particolari, il quale ha la metà dei suoi anni e tantissima esperienza in più in fatto di donne.
Virgil è un orfano, che cresce in un istituto nel quale le suore, per punirlo delle sue marachelle, spesso e volentieri lo spedivano a lavorare dal restauratore al quale si affidavano per i lavori. Impara tutto da lui, compreso l'amore per le opere d'arte e tutti i trucchi del mestiere, diventando ben presto una vera autorità in materia. Dedica tutta la sua vita alle opere d'arte, e le uniche donne delle quali si circonda sono quelle impresse sulle tele che riesce a collezionare organizzando vere e proprie truffe durante le sue aste con la complicità dell'amico di una vita Billy.
Virgil è un uomo anziano che incontra l'amore di una ragazza giovanissima in circostanze a dir poco straordinarie. Lei è una ricca ereditiera che, per espressa volontà del defunto padre, affida solo e soltanto a Virgil il compito di inventariare ogni bene di valore contenuto nella villa di famiglia nella quale lei ancora risiede. La ragazza appare immediatamente sfuggente, e con rocambolesche scuse tenta in ogni modo di non incontrare di persona Virgil, il quale, dapprima indispettito dal suo comportamento e poi fatalmente attratto dalla figura misteriosa ed eterea della ragazza, si lascia trascinare in un turbinio d'amore e ossessione per lei.
E se d'un tratto ci si accorgesse che i luminari ai quali ci siamo affidati in realtà non sono altro che truffatori? E se l'amore stesso fosse una truffa, un arte da imparare a danno del prossimo?
Per avere risposta a tutti questi quesiti non resta che abbandonarsi alla visione di "la migliore offerta", film del 2013, regia, soggetto e sceneggiatura di Giuseppe Tornatore, musiche di Ennio Morricone. Fotografia, produzione, scenografia costumi e montaggio parlano italiano: un film spettacolare in ogni suo particolare.
Viva l'Italia.

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